il termine di prescrizione del diritto

Il problema della prescrizione: quando un caso finisce in un tribunale civile, la soluzione generalmente prevista dalla legge è il risarcimento del danno: chi ha subito un una lesione può citare in giudizio il responsabile e chiedere soddisfazione, ma quali sono i tempi a disposizione per reclamare il giusto risarcimento?

Prescrizione: cosa significa

Anche se la parte lesa ha diritto al risarcimento e può ottenerlo, questo diritto ha non ha durata illimitata e deve essere esercitato entro un termine determinato. Il diritto al risarcimento dei danni deve fare i conti con l’istituto della prescrizione ovvero l’estinzione del diritto quando il titolare non lo esercita entro un preciso termine (come da articolo 2934 del Codice Civile).

Esistono due tipologie di prescrizione del diritto: quella presuntiva e quella estintiva. La prima consiste nella presunzione che un determinato debito sia stato pagato o estinto. In questo caso spetterà al creditore dar prova di non aver ricevuto la prestazione el debitore. La seconda ha fondamento nell’inerzia del titolare del diritto, che non lo esercita entro il tempo determinato dalla legge.

La finalità principale della prescrizione è quella di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la stabilità del sistema legale, prevenendo che le controversie vengano protratte indefinitamente.

Casi di risarcimento danni: cosa sapere

La prescrizione estintiva coinvolge tutti i diritti disponibili: ovvero tutti i diritti aventi contenuto patrimoniale, economicamente valutabile, tranne il diritto di proprietà che è soggetto a prescrizione acquisitiva: l'usucapione. Sono i diritti di cui il titolare può disporre mediante atti come il trasferimento o la rinuncia.

Ai diritti disponibili si contrappongono i diritti indisponibili, ovvero i diritti che non hanno un contenuto patrimoniale, ad esempio: la responsabilità genitoriale e i diritti della personalità. Questi non possono essere soggetti alla prescrizione estintiva.

Quando decorrono i termini di prescrizione?

Il periodo di decorrenza dei termini inizia da quando il diritto può legalmente esser fatto valere (c.d. dies a quo). In base al tipo di danno (contrattuale o extracontrattuale) si distingue tra prescrizione ordinaria, che si compie in dieci anni, e prescrizione breve, fissata in cinque anni.

Prescrizione del danno contrattuale

Il danno contrattuale è direttamente connesso al mancato adempimento di un’obbligazione preesistente. In caso di violazione di obbligazioni contrattuali, il termine di prescrizione è di 10 anni (art. 2946 Codice Civile), salvo diversamente specificato da norme particolari.

Prescrizione e danno extracontrattuale

La responsabilità extracontrattuale si configura quando ricorrono i presupposti di colpevolezza, fatto materiale ed ingiustizia del danno. Il termine generale di prescrizione è di 5 anni (art. 2947 Codice Civile). Questo termine si accorcia a 2 anni nel caso di danni derivanti da circolazione di veicoli. Potrà invece essere prolungato nel caso in cui il fatto dannoso costituisca reato.

Onere della prova e prescrizione del diritto

L'onere della prova in materia di risarcimento danni implica che il danneggiato debba dimostrare sia l'esistenza del danno sia la sua attribuibilità al soggetto ritenuto responsabile tramite il nesso causale. Ma sarà anche necessario che il diritto che tutela il danneggiato sia ancora azionabile secondo i criteri sopra menzionati. La prescrizione, in questo contesto, gioca un ruolo cruciale poiché, con il passare del tempo, può diventare più difficile reperire prove convincenti. Questo è uno dei motivi per cui è fondamentale agire tempestivamente.

Il ruolo dell'avvocato civilista

Un avvocato civilista svolge un ruolo fondamentale nell'assicurare che i diritti dei propri clienti siano tutelati entro i termini di prescrizione. Egli può:

  • Consulenza tempestiva: Informare i clienti sui termini di prescrizione applicabili e sui rischi di inattività.
  • Assistenza nella raccolta delle prove: Aiutare nella raccolta e conservazione delle prove necessarie per sostenere il caso.
  • Redazione e presentazione degli atti: Redigere e presentare atti giudiziari per evitare che il diritto al risarcimento decada.
  • Monitoraggio dei termini: Tenere traccia delle scadenze per assicurare che tutte le azioni legali vengano intraprese tempestivamente.

In conclusione, la prescrizione del diritto al risarcimento danni è un elemento cruciale del diritto civile italiano, progettato per garantire la certezza dei rapporti giuridici e la giustizia equa. Un'azione tempestiva e una corretta gestione dei termini di prescrizione sono essenziali per salvaguardare i diritti dei danneggiati, e in questo contesto, l'assistenza di un avvocato civilista è inestimabile.