Quello del risarcimento del danno per infortunio sul lavoro è un tema delicato e necessita di un approfondimento. Ogni anno all'INAIL arrivano centinaia di migliaia di denunce, tra cui, molte per incidenti mortali: come può il lavoratore o la sua famiglia ottenere il giusto risarcimento?
Definizione di infortunio sul lavoro
In Italia, secondo la definizione dell’INAIL, un infortunio sul lavoro è un evento traumatico che avviene durante lo svolgimento delle mansioni lavorative, durante i trasferimenti da e verso il luogo di lavoro (infortunio in itinere), o in altre situazioni collegate all'attività professionale. L’incidente determina inabilità permanente, assoluta o temporanea (per più di tre giorni) o, nei casi più drammatici, il decesso del lavoratore.
Anche nel caso di negligenza del lavoratore, si ha diritto al risarcimento, a meno che il datore di lavoro non dimostri di aver utilizzato tutti gli strumenti di prevenzione e protezione richiesti. L’indennizzo INAIL non copre i danni derivanti dall’abuso di alcol oppure psicofarmaci, stupefacenti e allucinogeni per uso non terapeutico. L'indennizzo sfuma anche se il lavoratore si trova alla guida di un veicolo senza patente.
Gli obblighi del lavoratore in caso di infortunio
Il lavoratore deve rispettare le norme di sicurezza e utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale (DPI). Il lavoratore ha anche l'obbligo di segnalare qualsiasi situazione di pericolo al datore di lavoro o a un altro superiore. Se il lavoratore è vittima di infortunio sul lavoro, deve comunicare al datore di lavoro ciò che è successo, come prima cosa. Dopodiché, deve recarsi presso un medico, che sia il medico dell’azienda, un operatore di Pronto soccorso oppure il suo medico curante.
Il lavoratore riceverà dal medico la prima assistenza e un certificato medico con la diagnosi e il numero di giorni di invalidità, temporanea o assoluta. Il certificato deve essere consegnato al datore di lavoro anche se l’infortunio è di lieve entità.
Obblighi del datore di lavoro sulla sicurezza
Innanzitutto il datore di lavoro deve garantire un ambiente di lavoro sicuro e fornire adeguata formazione e informazione sui rischi. Dovrà mettere a disposizione i necessari DPI in linea con le normative e la valutazione dei rischi. L’ordinamento italiano obbliga i datori di lavoro ad assicurare i lavoratori, anche alcune tipologie di lavoratori autonomi, contro gli infortuni e le malattie professionali.
Quando avviene in infortunio e riceve il certificato medico, il datore di lavoro ha l'obbligo di procedere con la denuncia o comunicazione d’infortunio presso l’INAIL entro 2 giorni dalla ricezione. La denuncia va fatta solo nel caso che l'assenza per infortunio del lavoratore si prolunghi oltre i tre giorni, per infortuni con prognosi da uno o due giorni, basta la comunicazione di infortunio. Dovrà però segnalare l’evento entro 24 ore, in caso di infortunio mortale o con pericolo di morte.
Se il datore di lavoro non rispetta questi obblighi, è punito con una sanzione amministrativa con importi che vanno dai 1290€ ai 7745€.
Avviare la procedura di risarcimento danni
Come anticipato, la prima azione che un lavoratore deve intraprendere per ottenere il risarcimento per un infortunio sul lavoro è fornire il certificato medico al proprio datore di lavoro a seguito della visita al pronto soccorso. Dopo che il datore di lavoro ha inviato la denuncia agli organi competenti, l'INAIL procede con la valutazione dell'infortunio. Questo processo prevede un esame dettagliato del caso e la quantificazione del danno biologico ed economico basata sul grado di inabilità del lavoratore.
In base a questa valutazione, l'INAIL eroga le prestazioni assistenziali previste dalla legge. Se il lavoratore non concorda con la valutazione del danno, può presentare un'opposizione entro tre anni presso la sede INAIL competente. Se l'opposizione viene respinta o non ha successo, il lavoratore può intraprendere un ricorso giudiziale con l'assistenza di un avvocato.
Il calcolo del risarcimento per un infortunio sul lavoro può risultare complesso. L'INAIL fornisce supporto per determinare l'importo esatto del risarcimento, che verrà erogato entro un certo periodo di tempo dalla denuncia dell'infortunio. La retribuzione percepita prima dell'infortunio è uno dei fattori considerati nel calcolo del risarcimento, insieme alla gravità dell'infortunio, alle conseguenze sulla capacità lavorativa del lavoratore e al periodo di tempo necessario per la guarigione.
Assistenza legale per ricorso e opposizione
Qualora la pratica di un incidente venga chiusa troppo rapidamente dall’INAIL o la richiesta di rimborso venga respinta, si può presentare ricorso entro il termine di 3 anni dal giorno dell’incidente, prima dell'archiviazione del caso. Soprattutto nel caso in cui l’INAIL respinga la richiesta d’indennizzo oppure la accolga in misura inferiore, il lavoratore infortunato può rivolgersi ad uno studio legale di esperti per presentare ricorso e opporsi.
Studio Legale Bassi Società tra Avvocati Srl è specializzato in cause di diritto civile e risarcimento danni per infortuni sul lavoro. Con studi a Milano, Roma e Siracusa, potrà assistervi per ottenere il giusto indennizzo.